venerdì 18 maggio 2012

Abbracciarsi, come i gatti.


Io penso che le persone si siano dimenticate di come sono fatti gli abbracci. Vanno troppo di fretta per ricordarsi che l'essere umano oltre al cibo e all'aria che respira ha bisogno di un'altra cosa molto importante: le coccole.
Eppure l'orgoglio e la mancanza di tempo ci privano delle piccole manifestazioni d'affetto finchè arriviamo al punto di pensare che ci sono cose la cui assenza non ci tange più di tanto.

Io voglio essere come un gatto. I gatti hanno sempre bisogno di coccole. I gatti non hanno bisogno delle parole per ottenere un gesto d'affetto. Vengono, si strusciano, fanno gli occhi dolci e un paio di fusa e riescono ad ottenere un abbraccio o una carezza.

Io voglio essere un gatto, perchè i gatti hanno capito tutto, perchè i gatti non sono intrappolati nelle convenzioni del linguaggio se vogliono le coccole.

E noi dovremmo fare come i gatti.
Abbracciarci, senza proferire parola.
Clem.

5 commenti:

  1. "perchè i gatti non sono intrappolati nelle convenzioni del linguaggio se vogliono le coccole"
    bella questa frase :-)
    Marco

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    1. in fondo è la verità ;).. Cmq ancora grazie mille, fa piacere avere qualcuno che apprezza i miei pensieri contorti! ;)

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  2. non sono per niente contorti i tuoi pensieri Clem... sono interessanti e piacevoli... :-)

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  3. E' vero.. vorrei tanto un po di abbracci anch'io!
    Miao

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